Il problema sembra superabile per gli enti pubRisultati immagini per concorsiblici, ma resta per il settore sanitario. Le contraddizioni permangono, la dichiarazione del Ministro Madia è generica :…”ritengo che, prima della fine dell’anno, sia possibile perfezionare l’adozione di un provvedimento normativo che disponga la proroga di tutte le graduatorie dei concorsi pubblici in scadenza al prossimo 31 dicembree si contrappone alle richieste del Presidente alla Commissione Salute della Conferenza Stato Regioni Saitta Antonino (Assessore alla salute della Regione Piemonte):…”Esentare la sanità dalle proroghe delle graduatorie degli idonei…“Ci sono delle graduatorie vecchissime … è nostra opinione che c’è bisogno di un cambio. Nuovi concorsi e nuove assunzioni in sanità”. 

L’Associazione Italiana Medici condivide la posizione dell’ Assessore Saitta e rilancia: ““… tale soluzione risulterebbe non appropriata, né risolutiva, per quanto attiene la sanità,segnatamente per tutte quelle Regioni che versano in piano di rientro e per quelle che di fatto non si sono adeguate ancora al decreto del Ministro della Salute del 2 aprile 2015, n. 70. Ne discenderebbe, quindi, l’impossibilità per le predette Regioni e per le rispettive Aziende sanitarie di procedere all’assunzione dei precari storici vincitori o idonei in posizione utile di concorsi a tempo indeterminato. La semplice proroga delle graduatorie esistenti, annunciata dal Ministro Madia, pertanto, non produrrebbe altro che un ulteriore posticipo di un anno delle assunzioni, nonché il perseverare dello stato di incertezza in cui versano i precari “storici.

Sul fronte della proroga prendono posizione alcune forze politiche, il M5s con la deputata Tiziana Cipriani sulla sua pagina Facebook, ha di nuovo manifestato la sua vicinanza alla battaglia dei vincitori di concorso e degli idonei non ancora assunti. “Bisogna prorogare le graduatorie dei concorsi della Pa in scadenza al 31 dicembre prossimo. Con un nostro emendamento alla legge di Bilancio chiediamo di spostarne la validità fino a fine 2018” .

Leggi e sentenze in materia di validità delle graduatorie

Attualmente al comma 426 della legge di stabilità (legge n. 190 del 2014) è stata introdotta una proroga del termine di scadenza dei contratti «precari della P.A.» al 31 dicembre 2018, tale proroga non è stata prevista per gli idonei di pubblici concorsi; la scadenza delle graduatorie è fissata per il 31 dicembre 2016. La Corte di Cassazione a Sezioni Unite con sent. n. 13534 dell’1.7.2016sul diritto all’assunzione nella pubblica amministrazione per gli idonei non vincitori delle graduatore dei concorsi pubblici, che viene individuato come diritto soggettivo pieno….”Il candidato che si trovi in posizione utile di graduatoria (vincitore o anche idoneo, ma dopo la decisione di scorrere la graduatoria da parte della PA) ha diritto ad essere assunto e, in mancanza del provvedimento di assunzione, può adire il giudice del lavoro per farsi assumere anche con pronuncia costitutiva della sottoscrizione del contratto, ai sensi dell’art. 2932 c.c.”.Quindi nel caso descritto la giurisdizione di competenza è il tribunale ordinario, mentre nella seguente quello amministrativo (TAR) …”Qualora, invece, l’amministrazione decida di bandire una nuova procedura concorsuale per l’assunzione ovvero di indire una procedura di mobilità piuttosto che scorrere la graduatoria, la posizione degli idonei deve considerarsi di interesse legittimo con coseguenziale giurisdizione del giudice amministrativo”.

Il Consiglio di Stato, con decisione dell’Adunanza Plenaria n. 14/2011, ha affermato il favore dell’ordinamento allo scorrimento delle graduatorie piuttosto che all’indinzione di nuove procedure concorsuali. Pertanto un provvedimento che prevarichi gli interessi degli idonei di una graduatoria valida e vigente deve essere robustamente motivato, con riferimento alle ragioni che impongono la scelta di indire un nuovo concorso, per considerarsi legittimo. 

Il Tar Puglia n.30/2016 conferma che lo scorrimento della graduatoria prevale sulla mobilità esterna. È illegittimo l’avviso di mobilità esterna, ai sensi dell’articolo 30 del Dlgs 165/2001, riservata al personale di ruolo dichiarato in sovrannumero degli enti di area vasta. La questione è sulla prevalenza o meno della mobilità esterna rispetto alla graduatoria esistente, richiamando la sentenza n. 4329/2015 della V sezione del Consiglio di Stato, ed enunciando il principio secondo il quale l’articolo 30 del Dlgs 165/2001 deve ritenersi non operante nel caso in cui sia possibile coprire il posto resosi vacante attingendo, mediante scorrimento, dalla graduatoria relativa a concorso pubblico..

Tar Umbria 1° sezione sent. n. 494/2016, sullobbligo di utilizzo delle graduatorie anche per i contratti a termine. Le amministrazioni che vogliono reclutare a tempo determinato (assunzioni a contratto – articolo 110 del Dlgs 267/2000) devono utilizzare le graduatorie a tempo indeterminato dello stesso ente per profili corrispondenti. La proroga della validità delle graduatorie a tempo indeterminato si applica anche per il loro scorrimento ai fini delle assunzioni a tempo determinato. La sentenza indica che spesso si è fatto un uso distorto delle assunzioni a contratto, finalizzato ad aggirare il vincolo costituzionale del concorso. Il Tar, inoltre, afferma che le assunzioni a contratto non danno corso a una «deroga alla regola del concorso pubblico di cui all’articolo 97 Costituzione trattandosi di selezione para-concorsuale retta dai principi di trasparenza, imparzialità e par condicio». Per cui non solo non è possibile motivare la scelta sulla base della natura fiduciaria personale, ma occorre garantire un’adeguata pubblicità e dare corso a una «valutazione di tipo comparativo e procedimentalizzata».La Corte sottolinea, che:..” la modifica della dotazione organica successiva a questa assunzione non è stata giudicata come una ragione valida per non utilizzare le graduatorie esistenti in virtù dell’istituzione di un nuovo posto o della trasformazione di uno esistente (per come previsto dal testo unico degli enti locali come unico divieto allo scorrimento delle graduatorie esistenti): ciò si sarebbe realizzato solo nel caso in cui la modifica ci fosse stata prima dell’assunzione”

In conclusione il nodo da sciogliere riguarda il futuro degli idonei che non riusciranno ad essere assunti entro il 2017. La speranza è che non sia l’ultima proroga e che non crei disparità tra i diversi settori del pubblico impiego. In sanità ci sono centinaia di professionisti che lavorano da decenni da precari pur essendo idonei in graduatorie di pubblici concorsi a tempo indeterminato.

Nel 2018 si voterà per le politiche e tra gli idonei c’è chi sospetta che eventuali nuovi concorsi significhino un buon bacino elettorale, tra questi c’è chi suggerisce di portare un equilibrio tra le differenti tesi con la previsione di punteggi aggiuntivi per chi è risultato idoneo nelle graduatorie scadute.

Una misura palliativa, perché va sempre ricordato che rispetto alle misere cifre di nuove assunzioni necessarie di personale sanitario annunciate dal Governo, oscillanti tra le 3.000 a 6.000; il fabbisogno reale per il Servizio Sanitario Nazionale del solo personale infermieristico è stato stimato essere di 60.000 nuove unità.