Coronavirus: Mancano le mascherine, nella disperazione qualcuno se le fabbrica in stoffa.


Che siamo in guerra ormai è chiaro, non stiamo riuscendo in qualche modo a proteggere il personale sanitario. E visto che le istituzioni non carenti da questo punto di vista, alcuni infermieri hanno deciso, piuttosto che nulla di fabbricarsi in autonomia delle mascherine filtranti cercando di utilizzare stoffe a trama fitta e multi-spessore.

Questo è un chiaro segnale  della grande paura che c’è in circolazione anche tra i sanitari che hanno cercato di trovare soluzioni alternative alla carenza di presidi. Certo non sappiamo se queste siano efficaci ma, in tutta evidenza vi è la necessità anche psicologia di avere qualcosa che garantisca un minimo di protezione dal contagio.

Ricordiamo a tutti di leggere le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità sull’utilizzo dei DPI. Come NurSind Stiamo sollecitando tutti i giorni le amministrazioni per avere i presidi, nonché i vertici regionali. 

Proteggere infermieri e medici è un DOVERE delle amministrazioni e del sistema sanitario regionale. E’ inaccettabile che gli operatori possano rischiare la loro salute per carenza di presidi. Ancora una volta siamo a ribadire la necessità che si faccia l’impossibile per assicurare il massimo livello di protezione a tutti i sanitari. In alcuni Reparti di Emergenza (vedi ambulanze) ci segnalano la presenza delle sole mascherine chirurgiche.

Rifaccio la domanda che ho posto per iscritto alle Istituzioni. Ci andreste voi in guerra senza giubba antiproiettile e con poche munizioni?

 

 

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Vincenzo Neri

Segretario Aziendale NurSind Garibaldi - Componente Direttivo Provinciale - Revisore dei Conti NurSind Nazionale - Infermiere con esperienza ventennale in Area Critica. La consapevolezza del nostro ruolo, la conoscenza delle norme, l'aggiornamento professionale e la passione per la nostra amata professione mi spingono a dare il mio contributo alla categoria.

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