In arrivo un altro aumento della tassa di iscrizione all’OPI di Catania
Dopo l’aumento della tassa di 10 euro da 51,75 a 61,75 effettuato nel 2019, l’Ordine etneo si prepara a mettere nuovamente le mani in tasca agli infermieri aumentando la tassa di iscrizione annuale di un ulteriore 20% ossia di circa 10 euro.
Dunque, nei due mandati dell’attuale compagine che dirige l’OPI di Catania si sono effettuati altrettanti aumenti. Un’altra decisione improvvida che gonfia le casse dell’O.P.I. di Catania, sicuramente a svantaggio degli infermieri che vedrà la tassa OPI arrivare a circa 70 euro, ovviamente dopo le elezioni RSU.
Quello che emerge chiaramente all’’OPI di Catania, è che il suo vertice decisionale sembra in questo momento più interessato a governare un “piccolo regno” che ad essere vicino agli infermieri e al loro disagio. Nei luoghi di lavoro, il decoro della professione viene annullato da costante demansionamento. Dov’è l’Ordine? Quali iniziative istituzionali ha messo in campo per tutelare il decoro e la professionalità degli infermieri? Aumenti puntuali, bollettini di pagamento in ritardo preferibilmente dopo le elezioni RSU di cui molti componenti risultano essere candidati.
Forse, l’impegno per elezioni RSU ha schermato i computer dell’ OPI, impedendo l’invio dei bollettini. Tranquilli arriveranno puntuali subito dopo le elezioni.
Emilio Benincasa
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