Quella di venerdì 23 febbraio 2018, data in cui è stato sottoscritta l’ipotesi del CCNL comparto sanità, sarà ricordata per un duplice motivo, uno come venerdì della vergogna per i lavoratori del Comparto e l’altro come venerdì della consapevolezza per la grande partecipazione allo sciopero generale (circa 80%) indetto da NurSind e pNursing up, che ha portato migliaia di Infermieri a protestare nella Capitale in Piazza S. Apostoli contro il mancato riconoscimento sostanziale della professione.
La firma di CGIL, CISL, UIL e FSI rappresenta un PUGNO ALLO STOMACO per i lavoratori interessati, e li pone definitivamente fuori dall’alveo della rappresentanza, infischiandosene della delega dei propri iscritti per compiacere il Governo di turno.
Senza vergogna, risulta essere, anche il tentativo di alcuni esponenti sindacali di convincerci sulla bontà dell’accordo con la diffusione di tabelline ragionieristiche sugli aumenti e sul pregresso contrattuale, per noi del NurSind, è invece un vero insulto ed una pretesa che agli occhi di veri rappresentanti dei lavoratori, respingiamo senza alcuna esitazione.
Visto che, a questi sindacati “professionisti” piacciono i numeri, proviamo a quantificare il regalo del Governo: Precisamente dalla fascia A alla fascia DS6 la differenza è di 15 euro…ogni commento ulteriore risulta pertanto superfluo. Insomma, hanno abdicato al loro ruolo di rappresentare i lavoratori con il Governo per lasciar posto al più tranquillo e vantaggioso in taluni casi ruolo di rappresentare il Governo tra i lavoratori.
Nel venerdì della vergogna, non è stato possibile infatti, neanche aprire la discussione sulla parte economica perchè di fatto la “mancetta” del Governo era già stata pattuita con la triplice sindacale nell’accordo di novembre 2016. Quel che fa più rabbia è senza dubbio vedere i potenti sindacati confederali che si adoperano per convincere i lavoratori della bontà di tale accordo che il padrone ha concesso: eh si, quel che ha concesso, perchè non verranno mica a dirci che lo hanno costretto a darci tutto quel ben di dio ?
Ma soprattutto, alla luce di quanto detto sopra: le aziende ci vogliono sempre più produttivi, ci stressano, ci rubano il tempo, ci controllano, ci vogliono sempre aggiornati ma non ci riconosce tutto questo. Quel che ci stanno elemosinando, è in realtà un insulto e NurSind lo ha rifiutato.
In vista della tornata elettorale del 4 marzo p.v. dopo un lungo sonno durato anni, giorno 22 febbraio dalle ore 10.00 per 30 ore, il Governo ha “sequestrato” i sindacati per firmare il CCNL, tutto in fretta, tutto subito. Hanno usato la tecnica dello sfinimento, ossia quella che si usa per fare capitolare i delinquenti più incalliti, il Governo smontava il contratto e ad ogni pezzo da esaminare concedeva 2 ore, per ripresentarsi dopo con giuristi e tecnici sempre nuovi.
Credevano che la resilienza non albergasse nel NurSind, ma si sono ricreduti perchè il testo per volontà del nostri Segretari Nazionali Andrea Bottega, Salvatore Vaccaro, Daniele Carbocci e Paolo Porta è stato rispedito al mittente che ha dovuto apportare più volte le modifiche richieste dal nostro sindacato, supportato dalle migliaia di infermieri in piazza che urlavano la loro rabbia con slogan, testimonianze e musica in diretta streaming, nonostante il tempo fosse inclemente.
Caro Governo e cari Sindacati, gli infermieri del NurSind di tutto il Paese, in quella piazza si è bagnato non di pioggia, ma di DIGNITA’ e di CONSAPEVOLEZZA, tutto ciò non si era mai visto.
Si, perchè i nostri rappresentanti quando siedono al tavolo della trattative a tutti i livelli non dimenticano nel taschino la delega e il mandato ricevuto, ma la mettono bene in evidenza proprio sul tavolo; idealmente tutto il popolo NurSindiano partecipa. NurSind è un passo avanti, sempre.
Mentre altri, non solo nascondono la delega e il mandato nel tascino più recondito ma addirittura si siedono dalla parte sbagliata; insomma ECTOPLASMI del sindacato che per osmosi e contiguità al potere risultano marci e avariati.
Alla fine, prima del “rilascio” degli ostaggi, NurSind NON ha firmato ed ha ottenuto il riconoscimento contrattuale del tempo di vestizione/svestizione del personale, (10min per le attività ambulatoriali, 15min per il turnista h 24 aumentabili di altri 4min in reparti ad alta complessità in contrattazione decentrata); per tutte le altre figure di supporto si riconoscono 10min e soprattutto nessuna deroga all’orario di lavoro.
Vi sono poi una serie di norme sulle relazioni sindacali, sugli incarichi, sul sistema sanzionatorio e altro, della quale vi terremo informati
IL NURSIND NON FIRMA CONTRATTI POLITICI
Gli infermieri sono uomini e donne dagli stomaci forti, ma trattenere la nausea di fronte a quanto è accaduto è stata una ardua impresa, e a chi cocciutamente si ostina a dare ancora credito alla TRIPLICE DISGRAZIA (Cgil, Cisl, Uil) alla MORIBONDA FSI e agli OPPORTUNISTI della prima ora della FIALS, non mi resta che dire, strappate le tessere in migliaia di pezzi tante quante sono le facce di questi pseudo-rappresentanti.
IN OCCASIONE DELLE PROSSIME ELEZIONI R.S.U.
ALZA LA TESTA, ISCRIVITI E CANDIDATI NELLE LISTE DEL NURSIND
UNISCITI A NOI E DIFENDI I TUOI DIRITTI
Emilio Benincasa
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