Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi…e le menzogne escono fuori!
Cari Colleghi ed Amici eccoci nuovamente qui a raccontare della PEO del personale del comparto dell’Azienda Cannizzaro di Catania.
Nelle puntate precedenti eravamo passati da roboanti annunci del tipo “non si esce da questa riunione se prima non si dà la PEO a tutti” a “la diamo solo al 75% in due anni perché purtroppo il MEF ci traccia una strada obbligata”, per finire, pubblicata la delibera, a non riuscire a capire quanti realmente ne avranno diritto.
Noi del nurSind però siamo testimoni e, al fine di dare risposte precise a chi ci chiede notizie, abbiamo chiesto ed avuto, dopo sollecito e minaccia di ricorrere alle vie legali, copia del verbale dell’accordo, che i Ns. delegati non avevamo firmato e di cui in sede di commissione trattante non si erano degnati di darne lettura pur pretendendo le firme, non messe, anche dei delegati nurSind, tra Azienda e le sigle sindacali componenti il gruppo di maggioranza in ambito RSU e sentite un po’ cosa abbiamo scoperto: all’art. 1 comma “B” del verbale della delegazione trattante si legge : “(omissis)…non potranno passare più del 50% del personale del Comparto in servizio al 31 dicembre dell’anno antecedente”; ed al comma “C” leggiamo: ”la suddetta graduatoria rimarrà valida solo per l’anno di riferimento, che è da intendersi quello nel quale risulta approvata”, quindi la graduatoria attuale si ferma e si conclude al N° 493, ed il 25% del personale che doveva passare di fascia con decorrenza 01/23? Scomparso!
E poi scopriamo che in data 09/03 c.a., per conto della FIALS e della UIL viene recapitata al D.G. una richiesta di scorrimento della graduatoria che testualmente recita: “Come da accordi sviluppati in sede di delegazione trattante ed intercorsi in fase di definizione dei criteri al fine del riconoscimento della PEO si chiede di voler avviare la procedura per l’individuazione e remunerazione per il 2022 del personale avente diritto…), devo dire che alcune domande mi sorgono spontanee: che bisogno c’è di sollecitare un accordo già raggiunto? perché bisogna individuare gli aventi diritto quando una graduatoria già esiste ed il suo scorrimento è già individuato nei criteri dell’accordo?
Ora, sembrerebbe, dato che il nuovo contratto istituisce un nuovo sistema di Progressione Economica Orizzontale, che si voglia procedere, anzi che le gli amici e gli amici degli amici, vogliano presentare richiesta alla Direzione Generale di far scorrere la graduatoria al fine di erogare la PEO a tutti andando ad intaccare la parte di fondo inerente l’incentivazione annuale alla produttività, non eravamo d’accordo prima e non lo siamo anche ora, ma non possiamo esimerci dal ribadire che anche questa volta, in perfetto stile Cannizzaro, quanto detto e votato (abbiamo le registrazioni a suffragio) nelle riunioni RSU non corrisponde assolutamento a quanto firmato tra Azienda e OO.SS. in sede di commissione trattante, a dimostrazione del fatto che le “loro” OO.SS. altro non sono che dei certificatori delle volontà aziendali tant’è che hanno firmato un accordo pre confezionato dalla stessa; dulcis in fundo, alla fine del suddetto accordo, leggi: “ In chiusura le parti si impegnano reciprocamente a formulare, entro il 1° trimestre dell’anno 2022, analogo accordo per le PEO con i criteri da determinare in Delegazione Trattante”, beh, che dire, dopo aver letto questo passo ho compreso la risposta alle mie domande precedenti…dalle mie parti si dice che “a pensare male ci si azzecca sempre” ed a me quella parola, “analogo”, puzza, puzza come un telo di carta posto a copertura di una montagna di letame.
Concludendo, cari Colleghi ed Amici, in tanti anni di pubblica amministrazione, quest’anno ne faccio 35, mai avevo assistito all’esistenza di sigle sindacali così apertamente schierate a favore degli interessi dell’amministrazione e contro quelli dei lavoratori, ma la cosa che ancor più mi meraviglia è che, nonostante le prese in giro (es. precedente PEO, tempo cambio tuta, attuale PEO, tariffa progetti più bassa d’Italia, appiattimento totale ai voleri dell’Azienda) vi è una parte di personale che continua a sostenerli, come quei bravi servi che stanno sotto il tavolo del padrone e si accontentano felici di pasteggiare con quelle poche briciole che lo stesso lascia cadere.
Cambiare è possibile, il 5/6/7 aprile, tu con il tuo voto puoi cacciarli via ed eleggere una RSU che stia dalla giusta parte, quella dei Lavoratori!
Votate e fate votare le liste nurSind ed i suoi candidati, difendiamoci dai soprusi e ricordate che… NOI SIAMO VOI!
UGO MENGHI – Infermiere
Emilio Benincasa
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