Oggi 1 maggio festa dei lavoratori, poco da festeggiare e molto su cui riflettere.
L’Italia si sveglia così. Senza il tradizionale concerto del primo maggio, con il tricolore in mano alla Madonnina in Piazza Duomo a Milano e tutte le piazze delle penisola vuote. tutto ciò ci invoglia a riflettere.
Dopo il primo decreto per emergenza Coronavirus, dove tutta l’Italia diventa zona rossa, e dopo che, l’OMS dichiara la pandemia, da lì ci vuole poco a rendersi conto che l’infezione da covid-19 NON ucciderà solo le persone ma l’economia mondiale. Il blocco di tutte le attività produttive ha messo in ginocchio molte famiglie, abbiamo assistito al crollo di petrolio e borsa. Il covid-19 ha cambiato è cambierà ancora molte cose. Con l’isolamento abbiamo avuto più tempo per navigare online e sui social, dove si leggono molte fake.news, e altrettanto, ma doverose notizie importanti, di tanti, tantissimi piccoli imprenditori, artigiani o professionisti vari, che sono in difficoltà e come sta aumentando in vari settori a dismisura i lavoro nero, o addirittura un caso estremo, come un pescatore di Milazzo preso dalla disperazione si è tolto la vita.
Gli infermieri, medici e tutto il personale sanitario hanno vissuto in prima linea in questo periodo di emergenza sanitaria, spesso senza gli adeguati dispositivi di sicurezza, voglio ricordare che gli infermieri infettati sono quasi 13.000 , con troppi sanitari caduti in questa vera e propria guerra. Noi non vogliamo essere chiamati nè EROI, tanto meno ANGELI, siamo dei professionisti, siamo dei lavoratori e come tali vogliamo essere trattati, in queste ultime settimane siamo stati bollati come “untori, portatori di malattie, ecc.” oggi 1 maggio 2020 festa dei lavorati, chiediamo solo RISPETTO e SICUREZZA.
Oggi i tanti speranzosi di riaprire a maggio sono delusi e amareggiati, come parrucchieri, estetisti, bar, ristoranti e le innumerevoli attività legate al turismo, come tanti altri settori sono in difficoltà, tutti devono tenere conto che stiamo combattendo contro un nemico invisibile, il quale ha fatto più morti della seconda guerra mondiale, ma soprattutto che NON abbiamo sconfitto del tutto, capendo le molte difficoltà, l’invito è quello di tenere ancora alta l’attenzione, dovremmo ancora convivere con questa BESTIA, i tempi per il piano libera tutti non è ancora possibile, sicuramente nei prossimi giorni le restrizioni diminuiranno, non dobbiamo vanificare i sacrifici fatti di TUTTI, dobbiamo attuare quelle precauzione che ci vengono dette già da mesi, per proteggere noi le nostre famiglie e tutta la comunità. Fiduciosi di lavorare in un grande paese, dimostriamo di essere una grande Italia, ed allora ANDRA’ TUTTO BENE.
B U O N 1° M A G G I O TUTTI
Infermiere
Dott. Vincenzo Neri
Vincenzo Neri
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