“Siamo felici che altre organizzazioni sindacali seguano il nostro percorso iniziato circa 10 anni fa (vedete quanto sono innovativi!). A tutti piace citare le nostre vittorie senza giocare la partita ma affermando noi l’avevamo detto! Beh cari colleghi mentre loro lo dicono, noi lo facciamo! E Posso affermare senza tema di smentita che le vittorie in cassazione che altri sindacati citano sono targate NurSind”.
Salvatore Vaccaro
Buoni Pasto: chi ti copia ti ammira…
di Emilio Benincasa
Già da qualche tempo abbiamo visto girare sui gruppi social e in special modo su quelli whatsapp, messaggi inviati da talune sigle sindacali, in riferimento al diritto della pausa mensa o per il Buono Pasto. Ebbene è ora di fare chiarezza.
Nel messaggio si fa espresso riferimento all’ultima sentenza di Cassazione, omettendo però di dire che questa sentenza è quella ottenuta dalla caparbia lotta portata avanti dal NurSind. Sono anni che portiamo avanti queste battaglie ma, come sempre chi prima osteggia poi ci segue.
Conosciamo bene questa tecnica, si chiama tecnica del ricalco, ovvero, appropriarsi dei meriti degli altri, estrapolarne le strategie per poi fare copia incolla in tutto e per tutto.
I lavoratori devono sapere che questi signori, questi “puristi” del sindacato in tutti questi anni non hanno mai inteso promuovere nessuna azione legale sia per la mensa, sia per il tempo tuta e figuriamoci quella sul demansionamento. Sono bravi a difendere i loro privilegi anziché difendere i diritti dei lavoratori.
Spesso si usa l’emulazione vibrando di luce riflessa, per mostrarsi più brillanti di come si è normalmente, ossia si sentono realizzati a raccogliere un po’ di quella polvere di stelle che NurSind gli lascia raccogliere. Questi messaggi in realtà nascondono la vera identità di chi li scrive, finendo con ricalcare una modalità che di sicuro non gli appartiene.
Sul versante dei ricorsi, esiste una grande e più profonda differenza tra NurSind e talune organizzazioni sindacali, tra il parlare e l’agire, tra sapersi mettere in luce e scimmiottare. I meriti dunque vanno riconosciuti a chi lotta e non certo a chi in questi anni è rimasto con le mani in tasca, tentando goffamente di intestarsi conquiste che hanno solo raggiunto in sogno.
Questi signori, cadono nel gioco del vibrare di luce riflessa, accettando il rischio di incorrere nella sindrome del pappagallo ripetitore, cercando goffamente di essere ciò che non si è. Quando non si ha il coraggio, la passione per difendere i lavoratori forse è cosa buona e giusta non parlare né tantomeno scrivere.
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Emilio Benincasa
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