Policlinico Vittorio Emanuele: “La ritirata” dei sindacati e l’excusatio non petita.


Con un articolato comunicato, tra l’altro ridicolo sotto l’aspetto normativo-giuridico, a dimostrazione della scarsa conoscenza delle norme e di quello che hanno firmato in tema di CCNL, mi corre l’obbligo fare alcune precisazioni proprio in nome di quella trasparenza che tanto sbandierano a parole e che mai realizzano quelle sigle sindacali che tentano, in qualche modo, di offendere l’intelligenza di chi vi scrive. 

I sindacati Confederali(che chissà perché sarcasticamente qualcuno chiama Triade) più FIALS ed FSI hanno sospeso(SOSPESO….Sig!!) lo stato di agitazione dopo convocazione e conversazione con il direttore generale Bonaccorsi, relativamente alle problematiche enucleate dalle sette sigle sindacali che lo avevano indetto, sulla VERGOGNOSA situazione che investe tutto il Gaspare Rodolico: Parcheggi, tempo divisa e consegne non riconosciute, sforamento del fondo straordinario (per cui si rischia il mancato pagamento del lavoro svolto), carenze di personale in moltissime unità operative, Sale Operatorie e Pronto Soccorso in TILT.

Quindi 5 sigle sospendo lo stato di agitazione e due neanche AVVISATE.

In ordine a quanto sopra, non appare superfluo evidenziare alcune considerazioni:

  • Quando si decide di iniziare un percorso insieme, lo si termina insieme, che sia questo un tavolo tecnico, stato di agitazione, sciopero o quant’altro. La mancanza di correttezza è proprio nella natura di chi, attraverso riunioni di carbonara memoria, tenta di screditare l’azione sindacale di chi (VOLONTARIAMENTE) non ha firmato il contratto pur di non svendere i lavoratori. Cosa che invece spudoratamente hanno fatto i sedicenti firmatari di quello che chiamano contratto.
  • Per dichiarare lo stato di agitazione o lo sciopero non bisogna essere firmatari di contratto, dato che a legislazione vigente ed ai sensi della legge 146/90 le organizzazioni sindacali in Lato Sensu possono esercitare questo diritto. In ogni caso abbiamo sempre tutelato i colleghi anche da non firmatari e continueremo a farlo in tutte le sedi compreso quelle giudiziarie se si rendesse necessario.
  • Sulla Vestizione non occorre nessuna concertazione. Riportiamo fedelmente quanto scritto sul contratto al comma 13 dell’art. 27 Sono definibili dalle Aziende o Enti le regolamentazioni di dettaglio attuative delle disposizioni contenute nel presente articolo.” Cioè l’azienda può unilateralmente (come tra l’altro ha fatto l’azienda Garibaldi) inserire il tempo legato alla vestizione, svestizione e consegne già previsto dal 1 Giugno 2018. Sono quindi evidenti le difficoltà di lettura del contratto, ma non ci stupiamo.
  • Relativamente ai parcheggi, mi pare inutile e specioso continuare a ripetere una cosa sotto gli occhi di tutti poiché ogni giorno siamo costretti recarci a lavoro un’ora prima per la ricerca del parcheggio, vivendo uno stress che non vivono certo in direzione, poiché in quel luogo magico i parcheggi sono riservati.
  • Sullo sforamento del fondo “per lo straordinario” non si capisce in quali sedi vogliono risolvere la questione poiché la sede prefettizia e una delle sedi conciliative per eccellenza per definire le problematiche dei lavoratori.

Quindi se per CGIL FP, CISL, UIL, FIALS e FSI non ci sono motivazioni per lo stato di agitazione perché hanno aderito??  Insomma prima dichiarano lo stato di agitazione e poi vanno mogi mogi in direzione a scusarsi per averlo dichiarato?

Fare sindacato realmente è una scelta difficile, un sacrificio personale a tutela degli altri. Noi sappiamo cosa significa e tantissimi colleghi giorno dopo giorno ce ne danno riscontro. Diversamente mi rendo conto che prendere in giro i lavoratori per qualcuno sta diventando un’arte, uno sport. E il Policlinico si dimostra un’Azienda piena di artisti che vivono sull’inconsapevolezza degli altri. TUTTO GRATIS recitava un volantino, “tranne la vostra pelle”, (S)venduta a pochi euro.

Salvatore Vaccaro – Infermiere

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Salvo Vaccaro

Segretario Provinciale NurSind Catania - Componente Direzione Nazionale NurSind. Da 20 anni impegnato nella tutela e valorizzazione della professione e dei professionisti infermieri. "L'amore per la professione mi ha spinto sui passi dell'autorappresentanza"

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