Dopo il controllo controllo del Ministero dell’economia e delle finanze e del Dipartimento della funzione pubblica il contratto dovrebbe andare alla firma definitiva. Sono procedure di routine dopo la firma della pre-intesa (15 giugno) che richiedono in media da 60 ai 120 giorni.
Una volta avuto il parere positivo l’ipotesi di accordo dovrà passare in CDM e poi alla Corte del conti. Secondo Antonio Naddeo Presidente ARAN (l’Agenzia che si occupa dei contratti per il governo) il contratto potrebbe arrivare alla firma definitiva nel mese di settembre facendo partire gli arretrati calcolati fino al mese di ottobre 2022 che andrebbero: da 2.268,41 euro a 3.135,49 euro a per tutto il personale secondo della posizione economica di appartenenza.
Per il personale infermieristico (l’indennità infermieristica) da 3.775,45 euro a 4.736,87 euro;
per il personale tecnico-sanitario e ostetrico (indennità tutela malato) da 3.175,75 euro a 4.039,69 euro.
L’accordo riconosce, a decorrere dall’1/1/2021, un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi ed una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità. Per l’applicazione del nuovo sistema di classificazione professionale è stato inoltre previsto un ulteriore impegno finanziario delle aziende e degli enti del comparto di 13 euro mese per 13 mensilità.
Al fine di valorizzare il ruolo di alcuni specifici profili del ruolo sanitario e socio-sanitario, l’Ipotesi di contratto, in applicazione di alcune disposizioni previste nelle ultime due leggi di bilancio, istituisce l’indennità di specificità infermieristica per i profili di infermiere, l’indennità di tutela del malato e promozione della salute per altri profili del ruolo sanitario e socio-sanitario ed una specifica indennità destinata al personale operante nei servizi di pronto soccorso.
Le cifre riguardano ovviamente tutto il triennio 2019-2021, ma la parte contrattuale più cospicua parte dal primo gennaio 2021 e prosegue per tutto il 2022 fino al pagamento previsto attualmente per ottobre anche se a causa dei conteggi da effettuare potrebbero arrivare sugli stipendi di Novembre.
Considerando anche le nuove indennità, l’accordo raggiunto consentirà di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mese, corrispondenti ad una percentuale di rivalutazione del 7,22%.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi e solleciteremo le amministrazioni per velocizzare l’erogazione in tempi brevi degli emolumenti dovuti.
PH: www.infermieristicamente.it
Salvo Vaccaro
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