“Avevamo richiesto per tutti gli operatori sanitari, Sia come coordinamento regionale che come segreteria territoriale tamponi a tutti i sanitari al fine di dare ulteriore forza alle misure di contenimento. Siamo soddisfatti che, anche se in ritardo tutti i sanitari potranno fare il tampone. Questo certamente servirà a garantire che un sanitario infetto e asintomatico, o paucisintomatico possa infettare altri e aumentare il contagio.”
Salvatore Vaccaro
Nuova ordinanza del Presidente Musumeci nella quale sono contenute misure più stringenti per i cittadini al fine di contenere la diffusione del CoVid-19 e nel contempo per quanto concerne gli operatori sanitari, da il via libera all’effettuazione dei tamponi orofaringei nei confronti del personale sanitario. Il NurSind esprime apprezzamento verso questo provvedimento che già da tempo avevamo posto all’attenzione del Governo regionale e che finalmente vediamo concretizzarsi.
Nell’ordinanza si stabilisce che l’effettuazione del tampone orofaringeo seguirà una priorità specifica e definita: dapprima saranno coinvolti il personale ospedaliero direttamente coinvolto nella gestione del Covid-19, anche per i medici e gli operatori dell’emergenza sanitaria compresi tutti gli operatori della Seus 118; a seguire sarà la volta dei medici di Medicina generale e i Pediatri di libera scelta; poi il personale dei Presidi di continuità assistenziale e, infine, le Direzioni strategiche aziendali.
Le risultanze dei test saranno condotte e curate da laboratori pubblici e privati.
Nell’ordinanza, vengono definiti i criteri di quarantena per quanti lo scorso 14 marzo sono rientrati nell’Isola, e che non potranno ricevere visite e dovranno rimanere in isolamento obbligatorio. L’accesso alle loro abitazioni potrà avvenire dopo aver adottato tutte le precauzioni anti-contagio, e sarà consentito solo al personale sanitario e alle badanti.
I cittadini in isolamento saranno sottoposti al test rinofaringeo a ridosso della conclusione del periodo di quarantena per eventualmente constatarne la guarigione.
Infine, coloro che, posti in isolamento domiciliare risultassero positivi al Covid-19, dovranno darne comunicazione al medico di famiglia e all’Azienda sanitaria provinciale (ASP) di riferimento, comunicando altresì le proprie condizioni di salute seguendo precise cadenze temporali, e inoltre sono tenuti a segnalare i nominativi dei propri conviventi. Tutti questi dati saranno inseriti in un’apposito elenco redatto dalle ASP e inviato alle prefetture nel territorio di competenza.
Nell”ordinanza viene esplicitato che se i laboratori accreditati con il SSR dovessero effettuare esami non autorizzati, secondo le linee guida dettate dall’Istituto superiore di sanità (ISS) e dal Comitato nazionale tecnico-scientifico presso l’Unità di crisi, saranno soggetti a procedimento di revoca dell’accreditamento.
Emilio Benincasa
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