Per l’ennesima volta nell’ultimo periodo abbiamo segnalato alle istituzioni tutte le criticità a cui stiamo andando incontro TUTTI gli operatori impegnati durante l’emergenza legata al coronavirus, senza ottenere risposte sufficienti a tutelare la salute dei colleghi. Auspichiamo un confronto serio sui temi contrattuali soprattutto in questi momenti di grande emergenza anche utilizzando le vie brevi, data la maggiore rappresentanza aziendale della scrivente per numero di professionisti sanitari associati, ma se la situazione non dovesse cambiare intraprenderemo tutte le azioni necessarie che serviranno a salvaguardarci durante il nostro operato…perchè non siamo EROI…siamo PROFESSIONISTI.
Ecco in sintesi le nostre richieste al Governatore On. Musumeci e all’Assessore alla Salute On. Razza e a tutti Direttori Generali delle aziende catanesi:
1. Mancanza DPI e tutela soggetti immunodepressi. Segnaliamo Ancora oggi la mancanza dei dispositivi di protezione individuale; condizione che espone gli operatori sanitari a rischi intollerabili. Si richiedono interventi e risposte sempre più URGENTI a tutela degli operatori sanitari impegnati in prima persona all’assistenza di soggetti COVID 19. Contestualmente si richiedono provvedimenti urgenti a tutela del personale certificato con patologie croniche da immunodepressione che attualmente sono esposti a rischi ingiustificati.
2. Esposizione rischio di contagio: vista l’esposizione da COVID 19 del personale afferente ad altri servizi oltre i reparti di malattie infettive, chiediamo da subito che sia corrisposta la relativa indennità di “malattie infettive” di cui all’art.86 comma 6 lettera “c” CCNL 2016/18 anche al personale sanitario in servizio c/o il 118; PS/DEAS e a tutti i servizi e reparti COVID 19 (da estendere a nostro parere in tutta la regione).
3. Sospensione Congedi Ordinari: le aziende del SSR hanno comunicato la sospensione dei congedi ordinari al personale sanitario. Anche qui stiamo assistendo a differenti misure non uniformi sul territorio regionale. Alcune aziende infatti, hanno esteso la sospensione anche ai “congedi parentali”, provvedimento palesemente illegittimo e che chiediamo di revocare perché in contrasto con le misure a sostegno della genitorialità e della maternità; misure che in questi giorni sono tra l’altro in discussione a livello centrale e che prevedono maggior tutele proprio per il personale sanitario.
In allegato documento ufficiale trasmesso alle istituzioni:
Vi invitiamo colleghi a continuare a segnalarci le criticità nelle vostre aziende tramite i nostri referenti aziendali.
NUNZIO ZERBO
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