Contratto Pubblico Impiego: con oggi riparte ufficialmente la contrattazione per il Comparto Sanità

Riportiamo per intero il comunicato di Marianna Madia, Ministra per la Pubblica Amministrazione. Da quanto emerge sembra che il governo voglia accelerare sulla firma dei CCNL del pubblico impiego compreso, chiaramente quello della Sanità. resta da scioglie il nodo risorse che ad oggi sono del tutto INSUFFICIENTI per poter essere veramente chiamata “tornata contrattuale”. Nursind andrà in contrattazione e farà la propria parte in difesa della professione Infermieristica. La ministra auspica che a Ottobre si firmi. Noi auspichiamo che le risorse siano adeguate per potersi chiamare degnamente “contratto di lavoro”.
“Oggi, finalmente, dopo 8 anni di blocco totale, si riapre il tavolo tra l’Aran e i sindacati per l’avvio ufficiale delle trattative per il rinnovo del contratto del pubblico impiego.
Siamo all’ultimo miglio di un percorso avviato nei mille giorni del Governo Renzi, che ha avuto come tappa fondamentale l’Accordo del 30 novembre scorso tra Governo e Organizzazioni Sindacali. In questi anni, per arrivare a questo momento, abbiamo ridotto i comparti di contrattazione da 11 a 4, stanziato le prime risorse necessarie per riavviare la trattative e, soprattutto, abbiamo modificato le regole del lavoro pubblico, volute da Brunetta, che impedivano la riapertura delle trattative.
Rinnovare il contratto non ha solo un valore economico, che pure conta (perché, se nel privato i contratti collettivi sono stati rinnovati già da tempo, i dipendenti pubblici hanno gli stipendi bloccati ormai da quasi dieci anni). Il rinnovo del contratto è anche un pezzo di un mosaico più grande: la riforma della pubblica amministrazione, che ora ha concluso la sua fase normativa. Avremo progressivamente un nuova PA, un modo diverso di interazione con il privato, la possibilità di dialogare con le amministrazioni sempre di più in digitale, di conoscere dati e documenti o sapere in modo trasparente come vengono spese le risorse pubbliche e, per chi investe, di avere risposte in tempi certi.
In questo percorso di cambiamento avremo bisogno di professionalità, anche nuove, motivate e valorizzate. Non sono stati un bene gli anni durante i quali si è voluto dare una rappresentazione tutta negativa del dipendente pubblico, costringendo a lavorare controvento anche le migliaia di lavoratori di qualità che abbiamo, dimenticando che stiamo parlando di medici, infermieri, forze dell’ordine, insegnanti e potrei continuare.
Il rinnovo del contratto, quindi, è anche lo strumento che dovrà contenere meccanismi che valorizzino chi lavora con impegno al servizio della collettività. E’ interesse di tutti che ciò accada.
Le prossime saranno settimane di trattative tra Aran e sindacati e da luglio partirà anche il tavolo per il rinnovo dei dipendenti in “regime di diritto pubblico” (forze di polizia, vigili del fuoco e altre carriere speciali). Si arriverà cosi a definire un nuovo contratto per 3,3 milioni di lavoratori pubblici.
Il mio auspicio è che le trattative si concludano entro i primi giorni di ottobre.”
Salvo Vaccaro
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