Sanità. Scontro Razza-Grillo. E la nuova rete ospedaliera siciliana potrebbe slittare(e con essa i concorsi) poiché l’annunciato ok da parte dei ministeri della salute e dell’economia in realtà sembra non essere mai arrivato.
E’ botta e risposta tra l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e la Ministra alla Salute Giulia Grillo.
Gli annunci della entrata in vigore della Rete Ospedaliera vengono stoppati da Roma, non conferma la Ministra Grillo il via libera al Piano ospedaliero regionale da parte del Ministro della Salute e di quello dell’Economia.
Nessun parere in pratica da parte di Roma, parere che è condizionato ad una serie di adempimenti che riguardano i pronto soccorso, la rete dell’emergenza urgenza, i punti nascita.
La Grillo lasciare anche intendere il suo di giudizio per l’operato di Razza e di Nello Musumeci: “ Forse Musumeci e Razza vogliono intestarsi precocemente meriti che, ahimè, questo Governo non può al momento accordare. Gli ospedali e tutta la sanità sono una cosa seria, non possiamo accettare annunci tanto baldanzosi quanto infondati, che creano illusioni ai cittadini, che oggi più che mai hanno bisogno di concretezza e non di promesse”.
l’assessore Razza ha replicato: “ Ho detto che, come comunicato con trasmissione ufficiale del verbale del tavolo DM 70, è chiesto alla Sicilia di adottare l’atto di programmazione della Rete entro il 15 gennaio e che, esattamente come avvenuto con lo scorso decreto del 2017, il documento si accompagnerà con il suo crono-programma di attuazione a 18 mesi,(anche quelli di Gucciardi erano 18 mesi già abbondantemente scaduti) secondo le indicazioni fornite dal Ministero. Riusciamo per una volta a evitare le polemiche? O dobbiamo proprio farci del male?”.
Sulla Sanità, come tutti sanno si gioca la partita delle assunzioni che dovrebbero partire già con la fine del 2019 e, per quanto riguarda gli infermieri, la situazione assume diverse sfaccettature:
- Da una parte il concorso del Cannizzaro mantiene una graduatoria che, legge di bilancio alla mano, dovrebbe rimanere in vigore fino al 2020 consentendo ulteriori scorrimenti; dall’altra, a rete ospedaliera approvata, i posti letto di nuova istituzione dovrebbero dare origine a nuovi posti in organico che segnerebbero la svolta per nuovi concorsi che sarebbero svincolati dalle graduatorie esistenti, vedi bando di mobilita del San Marco.
- Inoltre, a questo proposito, tutta la sicilia occidentale potrebbe beneficiare dell’approvazione di una rete che sembra essere un’eterna incompiuta, dato che, proprio in quella zona della Sicilia, il concorso gemello di bacino era stato annullato dal Tribunale Amministrativo Regionale(T.A.R. Sicilia occidentale).
- Quindi in definitiva, entro i limiti dei tetti di spesa per il personale, potrebbe beneficiare dell’approvazione della rete tutta la popolazione infermieristica in attesa di concorsi, ma anche quelli che, in graduatoria di bacino aspettano di essere chiamati da scorrimenti che dallo scorso anno si susseguono dando un minimo di speranza a molti colleghi per l’accesso al settore pubblico e nuove esperienze di lavoro.
La Rete Ospedaliera di Razza è assimilabile, per non dire uguale, a quella dell’assessore uscente Baldo Gucciardi, di fatto scompaiono 85 primari, meno unità complesse negli ospedali e più unità semplici. Se dobbiamo dire la nostra come sindacato pensiamo che si poteva fare molto meglio spendendo meno. Entrambi i governi, quello precedente e l’attuale, invece sembra abbiano preferito la “conservazione” di un sistema sanitario abbastanza obsoleto che a nostro avviso da poco spazio al territorio.
Sul fronte delle dotazioni organiche sarebbe da rivedere l’adeguamento delle linee di indirizzo regionale in modo da consentire nelle terapia intensive , un rapporto infermiere paziente che non dovrebbe superare uno su due, secondo standard riconosciuti internazionalmente; ciò consentirebbe ulteriori assunzioni che renderebbero gli ospedali più sicuri e contribuirebbe ad abbassare la mortalità.
Attendiamo quindi finalmente la (ri)nascita di quest’opera che, come abbiamo già avuto modo di dire in altre sedi, sembra essere la tela di Penelope poiché non arriva mai al suo compimento.
Salvatore Vaccaro
Vicesegretario Nazionale Nursind.
Salvo Vaccaro
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