Riceviamo e pubblichiamo la lettera della collega Claudia Zappalà, ex dipendente di Villa Flaminia, struttura privata che ha operato il licenziamento tutti gli infermieri in servizio ai sensi della legge 223/91. Nonostante la chiusura e la drammaticità della vertenza, sentiamo il dovere di ringraziare quanti hanno riposto in noi la loro fiducia in un’evoluzione della vicenda tutt’altro che scontata.
Oggi nelle strutture private, case protette o case di riposo per l’infermiere e il personale di supporto è difficile lavorare in completa serenità. Non solo si verificano forme di pressione psicologica sul lavoro, ma anche ritardo di pagamento degli stipendi accompagnati a turni stressanti. E’ proprio questo contesto che abbiamo vissuto io e i miei colleghi in questi ultimi anni fino a quando la struttura è stata chiusa. E’ stato necessario interpellare il Sindacato Nursind il migliore attualmente su tutto il territorio Siciliano, siamo stati seguiti passo dopo passo per risolvere i vari problemi burocratici, in quanto da soli non sarebbe stato possibile. A volte non è facile coinvolgere una figura esterna al posto di lavoro per ottenere diritti così scontati, ma allo stesso tempo fondamentali per il benessere del lavoratore.
Ma grazie ai colleghi appartenenti al Nursind, grazie al loro lavoro, alla loro disponibilità nell’ascoltare, comprendere e sostenere ogni nostra forma di disagio, abbiamo ottenuto buoni risultati. In particolare il collega Infermiere Nunzio Zerbo uno dei collaboratori del Sindacato incaricato ad intervenire e supervisionare ogni cosa ha permesso a noi tutti di agire senza commettere errori; non abbiamo lottato da soli, siamo stati coadiuvati continuamente in un obiettivo comune quello che rappresenta non solo un diritto ma anche una necessità.
Avevamo già provato ad interpellare un altro Sindacato senza ottenere risultati concreti, quando abbiamo consultato il Nursind questo non si è verificato, perché è bastato spiegare le difficoltà che stavamo vivendo in un contesto lavorativo al quanto autoritario subendo spesso atteggiamenti coercitivi e punitivi. E’ doveroso oltre che un piacere ringraziare tutto il Sindacato Nursind e in particolare l’Infermiere Nunzio Zerbo per la grande empatia che ha mostrato per i nostri problemi, chiarendo ogni nostro dubbio e accompagnandoci in questa lotta che si è conclusa con una via di uscita.
Nunzio Zerbo: “Ricevo con piacere questa comunicazione a testimonianza della bontà e della professionalità dell’operato di Nursind su tutto il territorio siciliano. E’ stata un’esperienza che mi ha fatto crescere sindacalmente ed umanamente; perché vedere soffrire quei colleghi che cercavano di vedersi riconosciuti i loro diritti, mi ha fatto capire quanto sia terribile lavorare senza percepire gli emolumenti e senza prospettive, contestualmente li ringrazio per la fiducia riposta nei miei confronti che è stato motivo soddisfazione ma anche di grande senso di responsabilità e pertanto penso che oggi, più che nel recente passato, ci sia bisogno di un’attività sindacale seria a tutela dei lavoratori, specialmente nel settore privato dove continuiamo a rilevare inasprimenti della parte datoriale verso i lavoratori ai quali stanno venendo meno anche i più semplici benefici di legge che a molti appaiono scontati .”
Salvo Vaccaro
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