Per la Corte dei Conti: stabilizzazione solo per i vincitori di concorso

Bandi e Concorsi
La magistratura contabile interviene sul D.Lgs. di riforma del Pubblico impiego appena varato: i giudici infatti hanno deciso che il procedimento di stabilizzazione ivi previsto è applicabile solo per i vincitori di concorso.
In Sicilia la cosa diventa estremamente complicata dato che i posti sono ambiti, da Precari, Concorsisti e Mobilisti. Tra un pasticcio e un’altro la politica resta immobile, probabilmente rimandando tutto a dopo le elezioni nel 2018 dove le scelte amare nei confronti dei lavoratori non potranno arrecare fastidi elettorali.
Secondo la Corte territoriale infatti, nel rispetto dell’articolo 97 della carta costituzionale e dell’art. 35 del Testo unico del pubblico impiego (D.Lgs. 165/2001), l’art. 20 della riforma (D.Lgs. 75/2017) è da intendersi che il procedimento di stabilizzazione deve basarsi sempre su una procedura selettiva che questa quindi è un “presupposto imprescindibile e vincolante per la successiva assunzione a tempo indeterminato”.
Chi invece non ha superato un concorso, ma ha lavorato più di 36 mesi potrà chiedere il risarcimento di un danno(come perdita di opportunità) per abuso del lavoro flessibile. Altri soldi da sborsare per le casse della regione che non mi appaiono certamente piene.
Secondo i giudici infatti, nonostante il carattere speciale delle disposizioni in tema di stabilizzazione, “la procedura selettiva di natura concorsuale resta un presupposto fondamentale per l’assunzione a tempo indeterminato anche nel contesto di un percorso di stabilizzazione” cosicché la stabilizzazione “risulta regolarmente avvenuta se l’iniziale rapporto di lavoro precario che ne costituisce il fondamento oppure la successiva assunzione a tempo indeterminato sono avvenuti in base ad una procedura selettiva di natura concorsuale”.
Diversamente, richiamando il principio costituzionale dell’accesso al pubblico impiego mediante concorso pubblico (salvo le eccezioni di legge) è da “considerarsi illegittima l’automatica stabilizzazione di tutti i lavoratori precari di un’amministrazione pubblica ed il superamento di una qualsiasi selezione pubblica è requisito troppo generico per autorizzare una successiva stabilizzazione senza concorso”.
Quindi ad oggi nessuno è in grado di determinare la quantità e la tipologia delle assunzioni che dovranno essere operate in Sicilia. Nel frattempo nessuno può sottrarsi ad un’attesa estenuante che mortifica ogni giorno una platea di lavoratori che conservano aspettative dalla politica che probabilmente non sarà in grado di garantire a molti.
La Rete Ospedaliera Siciliana è stata pubblicata venerdì 16 Giugno in via definitiva. Attendiamo lo sblocco delle assunzioni e la definizione delle priorità con cui le Aziende Sanitarie dovranno effettuare le stesse. Ad oggi anche i direttori generali sembrano brancolare nel buio.
Salvo Vaccaro
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