Quale il nesso tra i due eventi?

Quello che appena sei anni fa era stato costruito ex novo, oggi è già da ristrutturare, se non addirittura da rifare.Se per molti potrebbe essere motivo di stupore, non lo è per il NurSind Caltagirone, non lo è per i suoi portavoce, Francesco di Masi, Pasquale Pennnacchio e Roberto Brighina, che anzitempo avevano denunciato la precarietà di quanto era stato costruito.

Il NurSind era ricorso ai Nas dei Carabinieri ed alla Procura, per informare questi della presenza di gravi anomalie dovute al mancato rispetto delle norme di igiene ambientale e della mancata applicazione dei requisiti minimi strutturali, che avrebbero causato gravi ripercussioni sia sui degenti che sui lavoratori.

Denunce che non ebbero seguito, e che invece oggi avrebbero potuto evitare un ulteriore disagio a carico dei degenti, dovuti all’attuale chiusura della Rianimazione, seppur parziale.

I posti letto utilizzabili saranno solo due a fronte degli otto previsti nell’Unità Operativa. I pazienti quindi, sottolineano i dirigenti NurSind, saranno trasferiti altrove, e non certo per un tempo breve, perché la conclusione dei lavori è prevista non prima di 30 giorni lavorativi dall’inizio dei lavori.

I lavori, che prenderanno il via il 16 gennaio, riguarderanno il rifacimento della pavimentazione, lo spostamento del desktop in posizione più defilata rispetto all’attuale collocazione, con materiali più consoni e funzionali, con la creazione di una barriera di vetro.

Detto questo, il NurSind, ci tiene a sottolineare l’impegno mostrato dal Direttore dell’unità operativa, Vito De Geronimo, che in sinergia con il Dottore Giammanco, ha attivato tutte le procedure necessarie per apportare quelle necessarie correzioni strutturali, declamate a gran voce dal NurSind anzitempo,voce rimasta per troppo tempo inascoltata.

Adesso si auspica che anche i lavori avviati al Pronto Soccorso del nosocomio terminino al più presto, anche questi resesi necessari solo dopo tre anni dalla sua inaugurazione.