Cannizzaro-Area Materno Infantile.
NurSind in Procura Della Repubblica
Denuncia alla Procura della Repubblica per l’area materno infantile del Cannizzaro, NurSind: Atto Dovuto.
La Sanità Siciliana mette in pericolo la Salute dei cittadini, da tempo ormai ed in maniera perpetrata, ed in nome del profitto, e di una fantomatica spending review si è deciso di adottare PERICOLOSE politiche che tradiscono i più elementari diritti sanciti dalla Costituzione, come il tanto citato quanto rinnegato, abiurato art. 32 che statuisce l’imprescindibile DIRITTO ALLA SALUTE.
Dai pronto soccorso al collasso alle corsie desolate e sottorganico, il cittadino che si rivolge ad un ospedale pubblico rischia di vedersi negato il DIRITTO ALLE CURE.
Sono innumerevoli le criticità che in questi anni ci siamo trovati a fronteggiare, più volte ci siamo rivolti a chi di competenza, abbiamo chiesto ed aperto tavoli tecnici per fare il punto della situazione, cercando le soluzioni migliori sia a vantaggio del cittadino che dell’operatore sanitario, e volta dopo volta abbiamo assistito nostro malgrado alla disfatta nella nostra regione, l’ abbiamo vista morire in una lenta agonia, lottando sempre con ogni mezzo.
Proprio in questi giorni, ormai allo stremo e senza nessuna altra possibilità di mediazione abbiamo presentato un Esposto con contestuale denuncia al Procuratore della Repubblica in riferimento all’ Azienda Ospedaliera Cannizzaro per “l’area materno infantile del Cannizzaro”
Da due anni che cerchiamo di far capire alle direzioni strategiche che si sono susseguite al Cannizzaro che nell’area Materno -Infantile la situazione è disastrosa e continuamente a rischio – Salvo Barbagallo segretario aziendale NurSind denuncia una situazione drammatica che definisce ai limiti della Legalità in quanto lesiva dei diritti dei pazienti – “avevamo pensato che i recenti casi di malasanità potessero insegnarci qualcosa; ci accorgiamo invece che con noncuranza dei fatti si procede in modo identico, probabilmente fino alla prossima disgrazia”.
Da troppo tempo in alcune unità operative dell’ A.O Cannizzaro si lavora costantemente in una situazione di pericolo per i degenti; nello specifico nelle Unità operative dell’area materno infantile si rileva un carico di lavoro elevato a causa di risorse sottodimensionate in relazione alla complessità assistenziale che richiedono gli utenti afferenti alla struttura.
Più volte ci siamo rivolti alla Direzione dell’azienda ospedaliera Cannizzaro, cercando di indirizzare questa, in quelle che potevano essere le soluzioni a situazioni fuori norma e pericolose per i degenti.
In Ginecologia e Ostetricia, come si evince dalla documentazione presentata, i ricoverati superano le 50 unità, mentre gli infermieri assegnati nel turno pomeridiano e in quello notturno sono in n. di due(un infermiere per 25 pazienti). Non va meglio nella terapia intensiva neonatale, dove, a fronte di una normativa che prevede 28/29 unità come livello minimo di personale, le unità presenti sono 22, per cui del tutto insufficienti.
Nonostante la situazione disastrosa e pericolosa sia stata più volte da noi messa in evidenza nelle sede competenti in azienda, le risposte avute sono state mediocri, quando del tutto mancanti.
Questo modus facendi, è estremamente pericoloso sia per i cittadini che afferiscono alla struttura, sia per gli operatori costretti a lavorare sottorganico sobbarcati da carichi di lavoro eccessivi che li espongono innanzitutto a rischio di ERRORE, che potrebbe essere fatale per il paziente.
Siamo difronte alla tanto discussa Malasanità, gestita dalla Malapolitica, da chi fa del risparmio il proprio caposaldo, lasciando che nei nostri ospedali si consumino le tragedie che riempiono tutti i giorni i notiziari.
Non possiamo permettere che tutto questo continui ad essere perpetrato ad oltranza, e, se l’ unica arma che ci rimane è Denunciare, allora il Nursind Denuncierà a tutti i livelli i casi più gravi, come quello del Cannizzaro.
“ Pensiamo che sia una vergogna oggi – afferma Francesca Fusco delegata RSU – che gli infermieri vengano utilizzati per attività non infermieristiche in perdurante carenza di organico, sottraendole quindi all’assistenza ai pazienti.”
Abbiamo un mandato da parte dei nostri iscritti, e senza paure, senza sottomettersi a logiche economiche, siamo in prima linea nella difesa dei lavoratori come in fossimo veramente in uno stato di diritto.
Siamo pienamente convinti che se la Direzione Aziendale vorrà trovare la soluzione, essa non tarderà ad arrivare.
Salvo Vaccaro
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