IPASVI – Il Nostro BILANCIO di tre anni di Mandato – Facciamo un pò di chiarezza.


Colleghi poche righe per fare chiarezza,

una trasparenza che da sempre ci contraddistingue.

Elenco, di seguito il nostro percorso; lo farò lucidando questo vetro che separa il nostro operato dalla vista di tutti voi. Una cosa è certa, per quanto fango si cerchi di buttare sempre un vetro resta. Una lucidata e tutto tornerà trasparente.

Tre anni fa nonostante il forte consenso ricevuto, siamo entrati come consiglieri in IPASVI, ma solo in minoranza. Carichi di buone intenzioni, ci siamo scontrati con una maggioranza agguerrita e poco propensa a lasciarci spazi.

Abbiamo da subito richiesto documentazione inerente la situazione del Collegio, bilancio e i verbali dei tre anni precedenti. Ci sembrava importante capire da dove si partisse, almeno per comprendere fino a dove potevamo arrivare. Documentazione negata, richiesta reiterata per mezzo di un legale e finalmente ottenuta (dopo inserita anche ON-LINE). Oggi li trovate su amministrazione trasparente.

Ci accorgiamo di una situazione finanziaria in attivo di circa 20.000 euro, che per un Collegio come quello di Catania ci sembrava obiettivamente poco. Il primo bilancio fu approvato a maggioranza. In quell’occasione, abbiamo rasentato lo scontro fisico.

Non ci saremmo mai perdonati di fare un errore del genere. Abbiamo compreso che dovevamo trovare una mediazione, del resto essendo minoranza, non c’erano alternative. La consapevolezza di fare un braccio di ferro inutile ci ha spinti a impegnarci a portare quanti più risultati possibili a favore della categoria. E in parte ci siamo riusciti.

Il primo grande risultato ottenuto è stato la riduzione del 50% del gettone di presenza(circa 180 € + il viaggio) per i consiglieri. Un punto del nostro programma elettorale, garantito anche dal voto favorevole della maggioranza che addirittura propone, attraverso il presidente, un abbattimento del 60%. L’illusione di avere trovato un equilibrio è durata un mese.

Alla seduta successiva,  la maggioranza vota per raddoppiare l’indennità di carica istituzionale(Spica, Grasso,Moschella,Messina). Abbiamo cercato senza risultato di ridurre il rimborso anche per i relatori dei convegni. Tradotto: abbiamo ridotto il gettone per i consiglieri, ma la maggioranza che occupa posti istituzionali si è raddoppiata l’indennità, come a dire la riduzione del gettone, deve intaccare economicamente solo la minoranza. Poco importava.

Il secondo bilancio fu approvato all’unanimità poiché la riduzione del gettone ha riportato nelle casse a un avanzo di amministrazione di 54229.59 euro. Abbiamo fatto formazione anche in periferia e in più abbiamo proposto che fosse accantonato il TFR della segretaria in un fondo comune al fine tutelarla ed evitare che un’eventuale dimissione della stessa(tra l’altro persona squisita), potesse mettere in crisi il bilancio del collegio. Ci è sembrato buon compromesso.

Il terzo bilancio fu approvato perché abbiamo inserito nel bilancio la voce per accantonare somme per l’acquisto di una sede per la formazione . Sembrerebbe una spesa inutile, ma non tutti sanno che l’IPASVI spende circa 6000 euro per erogare un corso di formazione, anche a causa del fatto che un relatore(30 min) percepisce un rimborso di 200 €(fate voi!).

L’acquisto di una sede per la formazione permetterebbe a tanti colleghi di poter usufruire gratuitamente dei locali e ampliare l’offerta formativa per corsi e convegni.

Abbiamo ottenuto di decentrare i corsi nelle periferie, per garantire equità a tutti gli iscritti.

La politica da noi scelta ci è sembrata vincente per la professione, piccoli passi ma concreti. Capito che lo scontro non poteva portare a risultati validi se non a quelli indegnamente fisici, si è scelto e si è riusciti a conquistare risultati oggettivi per gli iscritti.

L’ultimo bilancio riportava un avanzo di amministrazione di 95.197.73.

L’ultimo passo che ci premeva fare, con lo scopo di tirare le somme del triennio, e fare un bilancio del nostro operato, era di capire le spese effettuate nell’ultimo anno e i modi di assegnazione dei compiti istituzionali, ovvero partecipare ad eventi in qualità di Collegio, presenziare agli esami degli OSS e degli Infermieri. Evidentemente fornire queste informazioni fa PAURA.

Queste cose dal bilancio approvato non si desumono. Richiesto l’accesso agli atti e ancora una volta negato questo diritto, qualcuno ne ha approfittato per strumentalizzare la situazione spostando l’attenzione su approvazioni unanimi di bilancio, o semplificando il tutto dicendo che la richiesta era fine solo alle elezioni.

Da queste righe si capisce che l’opposizione è stata fatta dal primo giorno, così come la richiesta di accesso agli atti. Si capisce come un profilo basso sia stato utile a portare tangibili risultati a favore degli infermieri. Si capisce come, chi ha lottato per la riduzione delle quote rimborsi, abbia lavorato non per la poltrona, non per guadagni, ma solo per il bene della professione. Pulito questo vetro infangato, possiamo essere tranquilli che ogni professionista possa fare la scelta più consona alle prossime elezioni IPASVI.

Siamo sereni. Lasciamo Un IPASVI Più solido e un imprinting leggermente diverso.

Qualunque sia la vostra scelta, votate la lista. Almeno fra tre anni potrete dire se un collegio è stato migliore o peggiore di questo.

Noi vi chiediamo un solo mandato per farvi vedere cosa può fare un collegio al servizio della professione.

 Perché l’IPASVI siete voi. NON NOI.

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Salvo Vaccaro

Segretario Provinciale NurSind Catania - Componente Direzione Nazionale NurSind. Da 20 anni impegnato nella tutela e valorizzazione della professione e dei professionisti infermieri. "L'amore per la professione mi ha spinto sui passi dell'autorappresentanza"

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