Ancora criticità a Caltagirone, Di Masi: chiari segni di dismissione

Non si ferma l’attività sindacale del NurSind all’interno dell’Azienda Sanitaria Provinciale 3 di Catania. La denuncia questa volta ricade sulle criticità presenti in rianimazione.
Per Francesco Di Masi, segretario Aziendale NurSind ASP 3 CT “La già grave carenza di risorse umane del personale di comparto oramai cronica, Infermieri e personale di supporto, continuamente spremuti come limoni, oggi divenuta più ingravescente per la contemporanea assenza per malattia, già da parecchi mesi, di ben 2 C.P.S. Infermieri, di tre quiescenze e quella oramai prossima del Capo Sala, problematica oramai diventata improcrastinabile, associata alle gravi situazioni strutturali più volte denunciate e non risolte.”
Di questo sono stati informati gli organi competenti. Non molleremo di certo finché non avremo chiare risposte da parte dell’amministrazione. Ovviamente non è pensabile compensare a tale carenza, disponendo per troppo tempo al personale Infermieristico doppi turni lavorativi, con gravi rischi professionali, non riuscendo a fruire di quel necessario riposo psico-fisico, dove questa condizione/atteggiamento, per un incontrovertibile diritto del dipendente, può determinare una situazione di Stress Lavorativo, legge 81/2008.
Inoltre ci hanno segnalato che alcuni ascensori risulterebbero guasti da alcuni mesi:
- un ascensore numero 9 ubicato scala C lato P.S. che perdura oramai da oltre due mesi, dove è apposto un cartellino con scritto “Fuori Servizio”. Si ricorda che
l’Azienda Sanitaria Provinciale sostiene dei costi per la manutenzione e non è pensabile che un ascensore possa rimanere rotto per mesi, senza che nessuno intervenga perentoriamente, determinando inconfutabilmente conseguenti gravi disagi all’ utenza e agli stessi dipendenti, poiché essendo posizionato in prossimità degli orologi marcatempo, il lavoratore una volta timbrata l’entrata deve riuscire e compiere altro percorso, il che determina un allungamento dei tempi di lavoro.
- Altro ascensore adibito al trasporto del vitto per i pazienti, è anch’esso rotto, con apposto un cartellino “Impianto fuori servizio”. Inutile illustrare i ritardi che questo comporta nella distribuzione del vitto.
Ancora sono state segnalate altre criticità, il tutto accompagnato da foto dimostranti lo stato dei servizi che sembrerebbero quasi lasciati alle incurie del tempo e dell’usura.
Di Masi continua: “Certamente, la segnalazione di tali problematiche non dovrebbe essere di pertinenza degli scriventi, ma bensì dagli addetti a tale compito, anche perché gli stessi sono pagati per questo. Si chiede sommessamente, ai soggetti deputati un autorevole intervento per il ripristino della “Risolutiva normalità”.
Nursind continuerà a vigilare affinché vengano rispettati sempre i requisiti di minima per la tutela dei lavoratori e la sicurezza dei pazienti.
Salvo Vaccaro
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